Di recente, si è parlato davvero moltissimo di intelligenza artificiale, in diversi contesti e a qualsiasi livello. Conoscere sia i pro che gli svantaggi dell’intelligenza artificiale è importante perché ti permette di comprendere in che modo possono essere affrontate le criticità legate ad un mondo che si presenta potenzialmente ricchissimo di opportunità. In questo articolo, andremo a focalizzarci principalmente sui contro dell’AI.
1) Potenziale aumento della disoccupazione
Sono forti i timori e le preoccupazioni rispetto al fatto che l’automazione e l’intelligenza artificiale possano, ben presto, stravolgere le dinamiche e le modalità di svolgimento di diversi lavori. Si teme che molti lavori possano essere sostituiti dalle macchine, in un futuro che non sembra così lontano. Si stima che dal 3% al 14% della forza lavoro globale dovrà cambiare lavoro e acquisire nuove competenze.
Le previsione sono, dunque, ancora piuttosto vaghe. Questo significa che, ad oggi, è complicato dire quanti posti di lavoro andranno effettivamente persi. Certamente, l’impatto dell’automation potrebbe stravolgere i lavori poco qualificati (servizi amministrativi, logistici, edilizia) ed incidere su quelle occupazioni per le quali i livello di salario sono già abbastanza bassi.
2. Algoritmi difettosi
Non si può trascurare il rischio che all’interno degli algoritmi possano essere inseriti dati errati. La conseguenza è lo sviluppo di software difettosi. In sostanza, l’intelligenza artificiale rischierebbe di riprodurre i pregiudizi di genere, razza ed età che esistono da secoli nelle nostre società e di alimentare ulteriormente le diseguaglianze sia sociali che economiche.
Alcuni anni fa Amazon ha avviato una procedura sperimentale per l’assunzione di nuovo personale, facendo ricorso proprio all’Intelligenza Artificiale. Lo strumento si è rivelato discriminatorio nei confronti delle candidate di sesso femminile, in quanto i modelli informatici di Amazon erano stati addestrati per esaminare i curriculum sottoposti all’azienda in un arco temporale di 10 anni.
La maggior parte di questi curricula proveniva da uomini. Di conseguenza, il software ha finito per avvantaggiare le candidature proveniente dagli uomini, arrivando ad escludere i CV delle donne.
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3. Manipolazione mediatica
Oggi anche i social network cominciano a fare ampio utilizzo dell’intelligenza artificiale. Pensiamo, ad esempio, a TikTok che propone sui feed degli utenti dei video in linea con i contenuti precedenti visualizzati sulla piattaforma.
I più critici sostengono che questo processo non sia esente da falle, nella misura in cui la piattaforma non appare in grado di filtrare i contenuti imprecisi o addirittura dannosi. Sarebbero, dunque, sorti diversi dubbi rispetto alla capacità di TikTok di proteggere i propri utenti da informazioni fuorvianti.
In generale, in un mondo in cui quella delle fake news è una zavorra della quale non siamo ancora riusciti a liberarci del tutto, l’intelligenza artificiale potrebbe rappresentare un’arma molto minacciosa nelle mani di malintenzionati per condividere e manipolare l’informazione. Il rischio è che possa diventare difficile, se non impossibile, distinguere tra notizie attendibili e notizie false.
4. Impatto ambientale
Da un lato c’è chi rimarca l’impatto positiva che l’intelligenza artificiale potrebbe avere sull’ambiente. Si parla già da tempo di città intelligenti e di reti smart in grado di soddisfare la domanda per i servizi energetici.
È necessario, però, guardare anche all’altra faccia della medaglia. Secondo gli esperti, l’addestramento di un singolo modello di intelligenza artificiale produce qualcosa come circa 300.000 kg di carbonio. In un’epoca storica nella quale la questione ambientale appare prioritaria a livello globale, è fondamentale guardare con attenzione alle ricadute negative sul nostro pianeta legate all’impiego dell’intelligenza artificiale.
5. Dominio sul mercato delle aziende Big Tech
A dominare il mercato dell’intelligenza artificiale sono soprattutto le grandi aziende tecnologiche. Realtà come Google, Apple, Microsoft, Amazon, Facebook ed altri colossi cinesi già da anni investono costantemente moltissime risorse nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni legate all’intelligenza artificiale. Non solo. Molte di queste aziende stanno provvedendo ad acquisire diverse startup operanti in ambito IA.
Questo potrebbe rappresentare un pericolo non trascurabile, in quanto il rischio è che queste realtà possano fare la voce grossa nel determinare la direzione che assumerà la tecnologia dell’intelligenza artificiale.
Già oggi, tali realtà hanno il monopolio sui dati degli utenti, grazie alle posizioni dominanti già acquisite sui social media, nella vendita al dettaglio online, nelle ricerche sul web e sugli store delle App mobili. Un potere così elevato e concentrato nelle mani di poche realtà è un rischio da non sottovalutare per la stabilità e gli equilibri geopolitici internazionali.
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6. I pericoli per la privacy e la sicurezza
Altra questione molto importante riguarda le possibili ricadute negative derivanti dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito privacy e sicurezza.
Basti pensare alla Cina che già utilizza tecnologie di riconoscimento facciale all’interno di uffici, scuole ed altri luoghi molto affollati. Il governo cinese non soltanto potrebbe essere in grado di monitorare i movimenti di una persona ma potrebbe arrivare a raccogliere dati che permetterebbero di tenere sotto controllo anche le opinioni politiche dei cittadini.
Ad un livello un po’ più ampio, il pericolo è che l’intelligenza artificiale possa trasformarsi in uno strumento preziosissimo ma pericolosissimo nelle mani dei Governi autoritari di tutto il mondo. Resta da capire come si comporteranno le democrazie ed i Paesi occidentali. Probabile la necessità di imporre dei vincoli affinché questo strumento non possa diventare una minaccia per la sopravvivenza delle democrazie stesse.
7. I rischi per l’intelligenza umana ed emotiva
Il fatto che gli esseri umani possano diventare completamente dipendenti da macchine e robot potrebbe apportare certamente dei vantaggi ma, dall’altro lato, il rischio è che l’intelligenza e la creatività umana possano passare in secondo piano. Il pericolo è, ad un livello più ampio e generale, che elevate ed eccessive interazioni tra esseri umani e sistemi di intelligenza artificiale possano arrivare ad erodere le capacità sociali dell’uomo.
Oltre all’aspetto razionale e cognitivo, va considerato anche quello emotivo. Sin da quando abbiamo cominciato a familiarizzare con i computer, ci è stato detto o abbiamo compreso da soli che le macchine non provano emozioni, contrariamente agli esseri umani. Sebbene una macchina possa garantire elevate performance, essa non potrà mai sostituire il calore e l’empatia che si generano attraverso le relazioni umane.
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