Grazie al progresso della tecnologia, negli ultimi anni il mondo degli affari è diventato sempre più interconnesso. Per questo motivo, professionisti in partita IVA e aziende di tutte le dimensioni sono alla costante ricerca di strategie che consentano di ridurre al minimo le possibili minacce alla sicurezza e garantiscano un elevato livello di privacy ai dati sensibili. Una delle soluzioni più comuni a questo tipo di problema è l’uso delle Access Control List (ACL).
Cos’è una Access Control List (ACL)
Una Access Control List (ACL), traducibile in italiano come “lista di controllo degli accessi”, è un insieme di regole o disposizioni che specificano i permessi o le restrizioni per l’accesso a risorse digitali come file, directory, server, o reti.
Utilizzando una metafora, se la banca dati di un’azienda fosse un evento a numero chiuso, l’ACL avrebbe lo stesso ruolo del dress code. Esse, dunque, giocano un ruolo fondamentale nella gestione della sicurezza poiché consentono di stabilire in modo preciso chi può accedere a determinati dati e come. Per comprenderne l’utilità, basti pensare ai vantaggi apportati agli ambienti aziendali sviluppati in più sedi fisiche, in cui la condivisione selettiva dei dati e la protezione delle informazioni riservate sono di primaria importanza.
Come funziona una ACL
L’assetto base di un ACL prevede delle regole o voci, le quali specificano un’autorizzazione o una restrizione indirizzata a singoli utenti o gruppi ristretti. Ogni voce è associata a un file o una cartella specifica e definisce chi può accedervi. Le principali componenti sono:
- L’identità dell’utente o del gruppo. Quest’elemento consente di conoscere chi può accedere alla risorsa e può essere ristretto anche a un ruolo specifico all’interno dell’azienda. Così facendo, è possibile settorializzare le informazioni, vietando ai dipendenti l’accesso a set di dati al di fuori delle proprie competenze;
- Le operazioni consentite o vietate. All’interno di una risorsa autorizzata, non tutti gli utenti possono compiere qualsiasi azione. Ad esempio, alcuni di loro potrebbero essere autorizzati a leggere ed eseguire i file contenuti ma non a eliminarli o a modificarli. Utilizzare un ACL quindi aiuta anche a proteggere i dati da errori accidentali, poiché conferisce agli utenti la possibilità di eseguire solo le task che sono tenuti a svolgere;
- Oggetto o risorsa protetta. Questa componente restringe il campo d’azione, definendo la risorsa o l’oggetto a cui si applica la voce di ACL. La risorsa da proteggere può essere di diverso tipo: da un file a una directory, fino a un intero database;
- Condizioni e limitazioni aggiuntive. In alcuni casi, è possibile introdurre ulteriori condizioni da soddisfare affinché la voce sia validata. Esse includono, ad esempio, orari di accesso e indirizzi IP ben precisi. Questo è senza dubbio un altro punto a favore della sicurezza, poiché permette di delineare ulteriormente i confini dell’azione del singolo dipendente, aumentando la chiarezza delle istruzioni.
Ogni volta che un utente prova ad accedere a una risorsa protetta, il sistema utilizza queste regole. Se una richiesta di accesso viola una qualsiasi delle regole stabilite nella ACL, l’accesso verrà negato. Uno dei punti di forza delle ACL è che rappresenta una soluzione perfettamente scalabile, poiché può essere modificata anche in corso d’opera, assecondando le esigenze dell’azienda in crescita.
Perché questa soluzione dovrebbe essere adottata dalla maggior parte delle aziende
In un’attività – soprattutto se di grandi dimensioni – avere degli accessi illeciti ai dati potrebbe portare a una vasta gamma di conseguenze, dalla perdita o modifica di informazioni al loro utilizzo improprio.
Le ACL possono limitare quest’ultima minaccia, poiché limitando il range di utenti in grado di autenticarsi è possibile proteggere le informazioni aziendali più sensibili come quelle riferite all’ambito finanziario e alle generalità dei clienti. Questo discorso può essere esteso anche alla protezione dei server in cui un accesso non autorizzato potrebbe rappresentare una grave minaccia alla sicurezza.
Generare delle ACL ad hoc può essere utile a regolare l’accesso ai contenuti digitali più esposti alla violazione del diritto di autore come documenti, immagini e video. Attraverso questa restrizione è possibile avere un maggiore controllo sul loro utilizzo, in modo tale da assicurarsi che questi siano utilizzati soltanto in modalità conformi alle leggi e alle politiche aziendali.
Un’altra finalità importante riguarda la condivisione selettiva di risorse, la quale può includere non solo gli utenti interni ma anche quelli esterni. Ciò è fondamentale per le aziende più lanciate, le quali si trovano spesso a collaborare con partner commerciali che potrebbero necessitare delle informazioni protette.
Il concetto di data security può essere esteso anche all’assetto interno dell’azienda. In molti settori, infatti, esistono normative specifiche che sanciscono un rigoroso controllo dei dati, affinché questi risultino sempre validi e registrati con attenzione. Grazie all’utilizzo delle ACL, è possibile risalire allo storico delle azioni effettuate dagli utenti autorizzati in uno specifico folder, permettendo di individuare rapidamente il responsabile in caso di errori o eventuali attività sospette.
Il potere dell’integrazione: affianca la sicurezza ai vantaggi di Callbix
L’adozione delle Access Control List in azienda aiuta a proteggerne le informazioni più sensibili da eventuali errori interni o minacce alla sicurezza provenienti dal mondo esterno. Per aprire la propria attività a questo tipo di approccio è necessario sfruttare i vantaggi dell’integrazione. Integrare significa aumentare le potenzialità dei singoli software utilizzandoli in maniera combinata, sebbene non tutti i programmi lo consentano: con Callbix puoi costruire senza pensieri la soluzione più adatta a te.
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Inoltre, grazie alla presenza di due versioni ad hoc e all’interfaccia semplice ed intuitiva, Callbix è utilizzabile sia da professionisti in partita IVA che da aziende di qualsiasi dimensione.Vuoi saperne di più? Visita il sito web o scopri le novità del nostro blog.
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